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Al via Amalfi in Jazz con Frankie & Canthina Band

La notte di Amalfi è pronta ad infiammarsi con Amalfi in Jazz, la rassegna con grandi live dal respiro internazionale che rientra nel più ampio e variegato cartellone estivo di “Amalfi Summer Fest”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Amalfi guidata dal Sindaco Daniele Milano.

Quattro appuntamenti straordinari che vedranno leggende della scena musicale mondiale e nazionale alternarsi sul palco, in un incrocio tra il jazz puro delle origini, all’interplay, alla tradizione pop jazz che mescola melodia italiana e dinamica stilistica.

Ad aprire la kermesse venerdi 8 luglio (h. 22 in Piazza Duomo) con un live trascinante ed esplosivo, sarà Frankie & Canthina Band che celebra un’icona indiscussa come Barry White proprio nella settima in cui ricorre la sua scomparsa, avvenuta il 4 luglio di 19 anni fa.

Band storica capitanata da Frankie Lo Vecchio, nasce nel 1991 a Roma dall’incontro di musicisti provenienti da diverse esperienze musicali e propone repertorio internazionale Soul/Funky/Dance/ 70/80 – trascinanti e coinvolgenti, hanno conquistato da subito il pubblico dei migliori discoteche e club italiani ed esteri con la loro performance totalmente dal vivo. In una serata unica, con un’orchestra di 15 elementi, per rendere omaggio al Re della black music.

“Musica jazz, teatro, concerti sinfonici, reading e performing act: una proposta culturale variegata, ma soprattutto trasversale alle varie fasce d’età – sottolinea il Sindaco Daniele Milano – Amalfi in Jazz conquisterà chi ha scelto il nostro territorio come destinazione turistica, oltre che i nostri cittadini. Contribuirò a rendere l’esperienza in Costa d’Amalfi indimenticabile e avremo l’occasione di ascoltare dal vivo artisti di immenso spessore. Un cartellone di grande qualità”.

“Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero, per cui è un’occasione ulteriore per poter assistere dal vivo ai concerti di grandi star e musicisti – aggiunge l’Assessore alla Cultura Enza Cobalto, curatrice del cartellone estivo – L’arte non può avere barriere, deve arrivare a tutti. Saranno quattro appuntamenti di grande musica live per rendere ancora più piacevoli le serate amalfitane. È un programma pensato per regalare gioia a tutti i nostri cittadini, ai giovani e a chi ha scelto Amalfi come destinazione turistica, per tornare a vivere la bellezza di stare insieme”.

A seguire, venerdì 15 Luglio (h 22.00 Piazza Duomo) una leggenda vivete, Kenny Garrett in formazione quintetto.  Kenny Garrett è un sassofonista e flautista statunitense di musica jazz. La sua carriera è decollata quando si è unito all’orchestra di Duke Ellington nel 1978. Il disco presentato riunisce numerosi artisti di fama internazionale provenienti da generi come blues, jazz e soul-funk: il cantante Jason Kay e il bassista Stuart Zender dei Jamiroquai, il trombettista Donald Byrd, il chitarrista e produttore Ronny Jordan, il pianista Ramsey Lewis, il trombettista Freddie Hubbard, il sassofonista Branford Marsalis, la cantante Meshell Ndegeocello e molti altri.

Venerdì 22 Luglio (h 22.00 Piazza Duomo), sarà la volta di Papik, progetto musicale nato da una idea dell’arrangiatore e compositore romano Nerio Poggi, autore e produttore, che spazia dal pop al nu jazz, dalla Bossa Nova al Soul e che ha collaborato, tra gli altri, anche con Mario Biondi. Una lunga discografia seguita con grande culto da Radio Montecarlo e di grandi successi internazionali. La formazione base prevede 7 elementi con alla voce Alan Scaffardi.

 

Venerdì 29 Luglio (h 22.00 Piazza Duomo) protagonista di Amalfi in Jazz sarà un talento tutto italiano, Nino Buonocore accompagnato dalla sua band. L’artista che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi, pronto a rivisitare il suo repertorio in chiave jazz con una band d’eccezione. Per l’occasione sarà affiancato da Antonio Fresa al pianoforte, Antonio De Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. L’artista propone al pubblico celebri brani ormai divenuti classici della musica italiana, impreziositi dalle improvvisazioni solistiche e dalle divagazioni più libere del jazz.