Data / Ora
Date(s) - 01/09/2019
21:45 - 23:30
Luogo
Piazza Municipio
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Capodanno Bizantino. “Paese Mio Bello, l’Italia che cantava e canta” è il concerto che segue l’investitura del Magister domenica 1 settembre 2019 alle ore 21.45 in piazza Municipio. Con le voci di Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi, alle chitarre Michele Boné e Paolo Propoli. Un concerto a quattro voci (in una), per cantare d’Italia e non solo, con lo sguardo al mondo, alle passioni e le esperienze dei quattro protagonisti, che oggi sono pietre miliari del mondo artistico. A loro viene affidato il primo concerto l’apertura dell’evento clou dell’estate.
Lo spettacolo vede protagonisti quattro artisti, che si sono incontrati per la prima volta giovanissimi nel 1979, in uno spettacolo con la regia è di colui che è stato il loro maestro fino alla fine degli anni ’90: Roberto De Simone.
Alla sua scuola si sono formati partecipando alla gran parte degli spettacoli e delle composizioni musicali messe in scena. Poi ognuno ha percorso la sua strada con scelte personali tra musica, teatro e cinema.
Qualcuno, simpaticamente, ha notato che oltre al repertorio, lo stile col quale hanno ricercato ed elaborato il programma, i quattro hanno in comune Il fattore G, quella G, iniziale di Gatta, lo spettacolo che ha segnato una svolta epocale nel teatro italiano alla fine del secolo scorso: La Gatta Cenerentola. Insieme infatti hanno preso parte all’opera di De Simone portandola in giro nel mondo per centinaia di repliche.
Il titolo del concerto, “Paese Mio Bello” è stato ispirato da una raccolta di canzoni popolari registrate da immigrati italiani negli Stati Uniti d’America tra il 1911 e il 1939.
Nel programma sono presenti tutte le note, le epoche, i generi cantati e vissuti in quarant’anni e più di attività dai quattro solisti. Un “ri-passo” di storie, emozioni, successi e delusioni condivise.
Con la stessa consapevolezza cantano il ‘700 napoletano e le canzoni degli anni ’40/’50, la musica leggera, la tradizione popolare e loro composizioni.
Un concerto che sorprende ad ogni brano. Sempre in bilico tra il ricordo struggente e la voglia di “innovazione”, di quel nuovo che è linfa vitale per continuare a studiare e ricercare il “magico accordo” nell’armonia di quattro voci.
Il programma completo del Capodanno Bizantino è disponibile cliccando qui