Data / Ora
Date(s) - 02/06/2017
18:30 - 21:00
Luogo
Centro storico
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amalfi, corriere della sera, gaetano afeltra
Amalfi tributa a Gaetano Afeltra il giusto riconoscimento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano, e curato dall’assessora alla cultura Enza Cobalto. La città, che per Afeltra è stata il luogo perfetto dell’infanzia, ma anche delle passioni senza tempo e della serena sociologia di primo Novecento, varierà ufficialmente il proprio assetto toponomastico sostituendo l’attuale “Supportico dei Ferrari” in “Supportico Gaetano Afeltra”. E lo farà nel corso di una cerimonia in programma il prossimo venerdì 2 giugno, con inizio alle ore 18:30, quando, con lo scoprimento della nuova lapide, verrà intitolata al grande giornalista la stradina che collega la centralissima piazza Duomo con la piazzetta dei Dogi e attraverso la quale si accede all’abitazione che fu di Afeltra e tra le cui mura presero vita molti dei racconti contenuti nei suoi libri e nei suoi indimenticati elzeviri pubblicati nella terza pagina del Corriere della Sera.
Per l’occasione il Comune di Amalfi, in collaborazione con il Centro di Cultura e Storia Amalfitana e l’autorevole contributo dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, organizzerà un evento commemorativo che avrà due momenti essenziali: lo scoprimento della lapide e subito dopo la testimonianza del direttore Ferruccio De Bortoli presso l’Antico Arsenale della Repubblica nel corso di un incontro pubblico condotto dal presidente dell’Ordine Ottavio Lucarelli. Un evento che punta a esaltare ruolo, personalità e retroterra culturale di Afeltra, per decenni al vertice dei più importanti quotidiani italiani, ma soprattutto la memoria di uno dei protagonisti del giornalismo italiano che con straordinario rigore seppe rispettare realtà dei fatti e scala di valori radicati nella cultura democratica dell’Italia repubblicana. Un evento che, non a caso, cadrà nel giorno della festa della Repubblica. E non solo perché, ancora oggi, il titolo di testa «E’ già Repubblica» è il più famoso dettato da Afeltra nella sua carriera. Un titolo che come ebbe a sottolineare il compianto presidente Carlo Azeglio Ciampi, «rimane nella nostra memoria e ci ricorda una giornata tra le più fauste nella storia dell’Italia moderna». Dunque, a uno dei suoi figli più illustri la città dedica un meritato riconoscimento e non solo per aver decantato Amalfi da lontano, raccontandola e svelandola nei suoi libri e nei suoi elzeviri attraverso aneddoti, personaggi e narrazioni, di cui, altrimenti, non vi sarebbe più memoria. Ma, soprattutto, per averla amata. Sempre e incondizionatamente