Data / Ora
Date(s) - 09/12/2022
17:00 - 19:00
Luogo
Biblioteca Comunale "Pietro Scoppetta"
Categorie
Tag
amalfi, centro di cultura e storia amalfitana, essad bey, libri, natale
Essad Bey è sicuramente uno dei più misteriosi scrittori europei del Novecento. Ad Amalfi la presentazione del volume a lui dedicato, dal titolo “Un genio in fuga da se stesso” a cura di Michail Talalay, venerdì 9 dicembre 2022 alle ore 17:00, presso la Biblioteca Comunale. L’evento, curato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, intende rendere omaggio ad Essad Bey nell’ottantesimo anniversario della morte.
Autore di molti libri popolari negli anni ’30, Essad si spense nel 1942 a Positano, dove si era trasferito durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1939 era arrivato in Costa d’Amalfi a da Costantinopoli, dove s’era rifugiato con il padre dopo la fuga da Baku nel Caucaso. In questo angolo di paradiso, perla della Costa d’Amalfi, Essad Bey ritrova i colori ed i sapori della sua terra. Positano gli rammenta la sua Baku, il Tirreno il Mar Caspio, le isole di fronte quelle del suo luogo natio. Felice il rapporto che lo scrittore russo riuscirà ad intessere con la terra adottiva fino alla morte, terra che ne accoglierà i resti mortali nel punto più bello e panoramico del piccolo e caratteristico cimitero di Positano. Una storia interessante questa di Essad Bey, come quella di tanti esuli russi costretti a trascorrere il resto della propria vita lontano dalla terra d’origine.
Ancora oggi, il turbante ‘arabo’ che sormonta la stele presso la sua tomba a Positano, suscita sempre viva curiosità fra i visitatori del locale cimitero.
Essad Bey nacque a Kiev (per caso) nel 1905 con il nome di Lev Abramovič Nusenbaum (poi cambiato in Nussimbaum) ma crebbe fino 15 anni a Baku, nel Caucaso. Figlio di un importante imprenditore petrolifero ebreo, perse giovanissimo la madre che si suicidò in circostanze misteriose: il suo girovagare per il mondo ebbe fine a Positano dove un’altra esule, la scrittrice tedesca (di origine ebraica) Elizabeth Castonier di lui scrisse: Un russo-turco di nome Essad Bey spuntò fuori da qualche parte insieme con una vecchia signora trasandata (Alice Schulte, la sua governante), che parlava solo russo e di cui egli affermava che un tempo era stata la sua balia. Era un uomo misterioso, che come unico documento d’identità possedeva una carta d’imbarco del Norddeutschen Lloyd, che agli occhi dei rispettosi gendarmi figurava come un passaporto diplomatico”.
Ammalatosi del morbo di Buerger, visse nella cittadina costiera fino alla sua morte, evitando forse il triste destino del suo amico, il commerciante o ‘scrittore’ (così indicato nell’elenco degli ebrei redatto dal Comune di Positano nel 1942) Albert Adler, che finì i suoi giorni ad Auschwitz.
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