Nel caso in cui sia stato commesso un errore di scrittura nella redazione di un atto relativo all’Ufficio di Stato Civile, l’Ufficiale lo corregge mediante annotazione, dandone avviso a tutti gli interessati.
Avverso la correzione può essere proposta opposizione mediante ricorso, entro il termine di 30 giorni dal ricevimento dell’avviso, al Tribunale che decide in camera di consiglio con decreto motivato.
Chiunque riscontri un errore materiale di scrittura in un atto dello Stato civile, può richiedere all’Ufficiale depositario dell’atto stesso la dovuta correzione, mediante apposita istanza.
La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione ove apposta in presenza del dipendente addetto ovvero presentata unitamente a fotocopia di un documento d’identità in corso di validità del sottoscrittore.
L’istanza e la fotocopia possono essere inviate anche per via telematica a ufficidemografici.amalfi@asmepec.it o a mezzo posta ordinaria.